Dopo mesi dalla prima denuncia pubblica di totale inadempienza, il M5S di Avellino apprende, da una nota stampa, che il sito del Comune risulta essere promosso in termini di trasparenza e diffusione di informazioni perché, dopo essere stato verificato attraverso la Bussola della Trasparenza, strumento messo a disposizione dal Ministero della Pubblica Amministrazione, soddisferebbe tutti gli indicatori.
In realtà, il 31 gennaio 2014 il M5S di Avellino ha presentato a Palazzo di Città una formale denuncia per il mancato adeguamento alle normative vigenti in materia di trasparenza e accessibilità del sito web comunale. Risultavano essere non rispettati requisiti fondamentali: non esisteva nessuna informazione relativa al monitoraggio di tempi e procedimenti amministrativi; non erano rese note le opere pubbliche né la consistenza del patrimonio immobiliare; scarse erano le informazioni ambientali.
“Dopo diversi mesi di attesa senza risposta alcuna, circa due settimane fa, siamo stati costretti a tornare in Comune per ribadire la richiesta di rispetto dei diritti dei cittadini avellinesi prima al Presidente del Consiglio Petitto e poi in segreteria generale – dichiarano gli attivisti – perché la trasparenza rappresenta uno dei punti cardini del Movimento. Per il M5S un cittadino informato e partecipe è il miglior garante dell’interesse generale, su questo principio si fonda l’assoluta trasparenza che deve avere la macchina amministrativa. Ieri il Comune ha annunciato il pieno rispetto dei requisiti. Peccato però che il test si basi, spesso, su requisiti formali più che sostanziali. Superarlo, quindi, non vuol dire essere, di fatto, un’amministrazione trasparente”.
“Invitiamo, pertanto, i cittadini a verificare che la forma corrisponda alla sostanza e che vi siano effettivamente tutti i dati nelle sezioni apposite. Da una prima analisi – continuano i 5 Stelle – ci risultano, infatti, essere ancora totalmente vuote e prive di informazioni dovute le sezioni relative a: patrimonio immobiliare, scadenziario obblighi amministrativi, sanzioni, rendiconti dei gruppi consiliari, enti controllati e società partecipate, attività e procedimenti, provvedimenti, controllo sulle imprese, bandi di gara scaduti, sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici, canoni di locazione, controlli e rilievi sull’amministrazione, servizi erogati, opere pubbliche, interventi straordinari e di emergenza”.
“Un primo passo è stato fatto, ma la strada per arrivare a definirsi un Comune ‘promosso’ sembra per Avellino ancora lunga. Troppi mesi sono stati necessari per adeguarsi ai requisiti delle norme vigenti solo formalmente. Auspichiamo vivamente che il processo di adempimento sostanziale abbia tempi più brevi. Il rispetto dei diritti dei cittadini non può più attendere. Tra due settimane, così come promesso al presidente Petitto e alla segreteria generale, torneremo in Comune e chiederemo conto di quanto si sta facendo. Continueremo a vigilare sull’operato dell’amministrazione affinché i diritti degli avellinesi siano rispettati concretamente. Avere uno strumento più efficiente solo sulla carta non basta” – concludono gli attivisti del M5S.
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